martedì 24 marzo 2020

Il forte legame tra coltivare e cultura. Colere. Step 2.

Coltivare deriva dal verbo latino colere, con il quale condivide lo stesso significato, da questo termine latino provengono anche termini come cultura e agricoltura, ovvero la coltivazione dei campi.

Il verbo colere, con l’abbandono della vita nomade e l’affermarsi dell’agricoltura stanziale, da coltivare un territorio prese anche il significato di abitare, cioè vivere stabilmente in un determinato luogo.

La coltivazione di un campo esigeva cure continue e meticolose, per cui in una società di agricoltori come quella della Roma antica, l’uso del verbo colere venne esteso a tutte le situazioni che richiedevano un’assidua cura.

Stessa sorte per il sostantivo cultus, tratto dal participio passato del verbo, che, venne a indicare non solo il coltivare o il far crescere, ma anche il prendersi cura di qualcosa,  tanto il servizio religioso verso gli dei, quello cioè che tuttora chiamiamo culto, quanto la coltivazione degli esseri umani, in particolare dei giovani, cioè la loro educazione.

Da quest’ultima accezione proviene, infatti, il valore di cultura nel suo senso moderno: il bagaglio di conoscenze, tradizioni e saperi che ogni popolo considera fondamentali, e in quanto tali meritevoli di essere trasmessi alle generazioni successive.

Quindi possiamo dire che la parola coltivare nasce nello stesso momento della parola cultura, entrambe unite nella parola colere, quando l' uomo decide di fermarsi, da nomade diventa sedentario, inizia a fondare i primi villaggi e inizia ad abbandonare parzialmente la caccia per iniziare a coltivare i campi. L' uomo rimanendo fermo inizia così ad "acculturarsi",  promulga leggi e inventa la scrittura.

Questo processo prende il nome di Rivoluzione agricola.


Riferimenti:
educational.rai.it.

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