lunedì 23 marzo 2020

Alcune traduzioni europee e relative etimologie. Step 1 bis parte 1.


Nel post precedente vi ho parlato, da un punto di vista "accademico" dei significati che il verbo coltivare può assumere, per quanto riguarda la lingua italiana. In questo post invece estenderemo il nostro campo di indagine al resto del mondo, cercando quali traduzioni ne condividono l ' etimologia e soffermandoci su quali invece non la condividono.

In inglese il verbo si esprime con "to cultivate", il quale ha la stessa origine del termine italiano, oppure con "to grow" che invece deriva da un termine norreno "Gróa" e venne utilizzato per la prima volta intorno al 12° secolo. Nella mitologia norrena Gróa era una strega esperta nella divinazione e negli oracoli, che veniva solitamente consultato dagli dei, ai quali predisse più volte il futuro. Gróa viene citata in tre diverse opere norrene: "l' Edda" sia nella versione poetica che nella versione in prosa (sono due opere diverse che hanno titolo comune) ed infine nel "Gesta Danorum".

"Svegliati Gróa, svegliati madre".
Illustrazione di John Bauer.
In tedesco può venir tradotto in diversi termini, i più interessanti sono "anbauen" e "bebauen". Questi due termini sono entrambi unione tra un prefisso an/be + bauen. Se i due prefissi etimologicamente risalgono agli inizi della lingua germanica, più interessante è l' origine di "bauen". Questo termine infatti deriva da secoli e secoli di interazioni tra popoli, la sua prima apparizione si ha nella lingua proto indo-europea come "bʰuH" ed è uno dei termini più antichi che venivano usati per dire "coltivare". Questo termine poi con il passare dei secoli ha attraversato popoli ed ha subito una contaminazione letteraria che ha portato al termine tedesco odierno.


Per il resto della maggior parte delle lingue europee, il relativo termine condivide l' origine con il verbo italiano (quindi dal latino "cultus"):

In spagnolo e in portoghese viene tradotto ugualmente, come "cultivar";
In olandese invece è utilizzato il termine "cultiveren";
Ed ancora, in francese si utilizza "cultiver".

Può risultare interessante anche conoscere quando
questi termini compaiono ufficialmente la prima volta nelle rispettive letterature.
Per quanto riguarda l' italiano ed il francese ve ne parlo qui.


Altri riferimenti:
Traduzione ed etimologia tedesca.

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